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La SCMR aggiorna i protocolli da applicare per gli esami di RM cardiaca

19 Marzo 2020 By Il team di Cardiorisonanza.com
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La risonanza magnetica cardiaca è una metodica diagnostica attualmente ben standardizzata, ma con la possibilità di applicarla in maniera “personalizzata” tenendo conto delle caratteristiche specifiche del singolo paziente. Il medico stabilisce quali sequenze di immagini andranno a comporre il protocollo, dopo aver valutato le ragioni per cui il paziente è stato indirizzato al laboratorio diagnostico e le sue caratteristiche cliniche.

La RM cardiaca è in grado di fornire informazioni complesse sui diversi aspetti della fisiopatologia cardiaca (es. anatomia, funzione, perfusione e composizione tissutale), ma ciascuna di queste valutazioni andrà ad aumentare la durata complessiva dell’esame. Pertanto, non tutte queste tecniche vengono applicate in ciascun caso, ma gli operatori impegnati nell’esecuzione di una RM cardiaca adattano l’esame alle caratteristiche cliniche del singolo paziente che si trovano a valutare, sforzandosi di contenerne la durata totale entro limiti considerati ragionevoli (<60 minuti).

In conseguenza anche di importanti sviluppi tecnologici e metodologici recenti, la Society of Cardiovascular Magnetic Resonance (SCMR) ha pubblicato la versione 2020 del documento che detta gli standard per l’esecuzione degli esami di RM cardiaca (link al documento in PDF). Il documento descrive gli elementi strumentali ed i materiali impiegati per le diverse tecniche che compongono un esame di RM cardiaca, nonché i protocolli generali e i quelli specifici da applicare nello studio delle diverse condizioni cliniche di interesse cardiologico. Per ciascuna delle possibili indicazioni cliniche, alcune tecniche di RM cardiaca sono raccomandate come componenti indispensabili del protocollo da applicare, mentre altre sono prescritte come facoltative (impiegate solo se disponibili e di impatto contenuto sulla durata complessiva dell’esame).

Utilizzando questa guida, ciascun operatore è in grado di seguire un approccio standardizzato e moderno all’applicazione della RM cardiaca nei diversi scenari clinici, favorendo anche la confrontabilità tra esami condotti in laboratori diversi.

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