Domande frequenti (FAQ) – Risonanza Magnetica Cardiaca

Il tuo medico può decidere di prescriverti questo esame perché ritiene che la cardiopatia di cui sei affetto (o che sospetta) possa essere meglio gestita grazie alle informazioni ricavate da una RM cardiaca; le condizioni in cui più spesso si utilizza questo test sono elencate qui

Nell’ambito dei test utilizzati nella diagnostica per immagini, la RM è tra i più sicuri in quanto basata sull’impiego di campi magnetici e onde radio, mentre vengono evitate radiazioni ionizzanti, cioè del tipo noto per poter essere causa di effetti dannosi clinicamente misurabili; anche i mezzi di contrasto per RM cardiaca, quando somministrati seguendo le opportune prescrizioni, sono tra i più sicuri impiegati in medicina e le reazioni allergiche sono rare ed in genere lievi.

La quasi totalità degli esami di RM cardiaca prevede la somministrazione di una piccola quantità mezzo di contrasto (gadolinio) in una vena del braccio; per questa indagine, una delle componenti più importanti e ricca di informazioni è rappresentata proprio dalle immagini acquisite durante e dopo la somministrazione di mezzo di contrasto.

Trattandosi di un’indagine che in genere prevede la somministrazione di mezzo di contrasto si raccomanda di arrivare ad eseguire l’esame avendo lo stomaco vuoto (digiuno da almeno 6 ore); è possibile bere acqua liberamente, anche fino a pochi minuti prima dell’esame; solo in alcuni casi (RM cardiaca da stress farmacologico con vasodilatatori) potrà essere prescritta l’astensione dal consumo di caffè e altre bevande contenenti caffeina nelle 24 ore precedenti l’esame.

Salvo diverse ed esplicite indicazioni da parte dei medici responsabili dell’esecuzione dell’esame, si raccomanda di assumere regolarmente i propri farmaci secondo schema e posologia abituali.

Sì, ma la preparazione dovrà essere attentamente concordata con i medici responsabili dell’esecuzione dell’esame; in base alla severità delle manifestazioni allergiche riferite, la preparazione potrà prevedere l’assunzione di farmaci per ridurre il rischio di reazioni al mezzo di contrasto (che sono comunque rare).

Alcune forme di aritmia costituiscono una dei motivi per cui più frequentemente viene prescritta una RM cardiaca; tuttavia, la presenza di alterazioni marcate del ritmo cardiaco può rendere particolarmente difficoltosa l’esecuzione dell’esame o portare alla produzione di immagini del cuore di qualità scadente; se soffri di alterazioni del ritmo del cuore parlane con i medici responsabili dell’esecuzione della RM cardiaca, che potranno concordare con il tuo cardiologo la terapia più adatta a consentire l’esecuzione di un buon esame.    

L’esecuzione della RM cardiaca comporta l’esposizione del corpo del paziente ad intensi campi magnetici ed onde radio; l’ingresso negli ambienti della RM ti potrebbe essere precluso se sei portatore di protesi, impianti o schegge da precedente intervento chirurgico o incidente; molti dei dispositivi impiantabili di concezione più moderna consentono di eseguire esami RM in sicurezza, ma questo va verificato caso per caso; per poter confermare la possibilità di essere sottoposto a RM, al momento della prenotazione è importante fornire agli operatori responsabili dell’esame tutte le informazioni riguardanti eventuali oggetti metallici presenti all’interno del tuo corpo.

La claustrofobia vera è un disturbo d’ansia caratterizzato da attacchi di panico scatenati dalla permanenza in spazi chiusi ed è una condizione rara; se hai una diagnosi di claustrofobia avrai certamente difficoltà a sottoporti ad una RM cardiaca e dovrai discutere con il tuo medico strategie diagnostiche alternative; se invece l’idea di sottoporti all’esame ti provoca soltanto un leggero stato d’ansia, parlane con il tuo medico che potrà decidere di prescriverti un farmaco contro l’ansia (in questo caso segui le raccomandazioni descritte nel prossimo punto).

Ad eccezione del minimo fastidio legato all’applicazione di un’ago-cannula in una vena del braccio (per la successiva somministrazione di mezzo di contrasto) e del rumore prodotto dalla macchina quando acquisisce le immagini, non ci sono altre possibili cause di disagio per il paziente; molti soggetti, dopo essersi sdraiati sul lettino che li porta all’interno del tunnel della RM (aperto alle due estremità) riescono a rilassarsi al punto da rischiare di addomentarsi; maggiori dettagli sulle fasi di un esame di RM cardiaca sono descritte qui

L’esame non ha una durata standard, ma una RM cardiaca può essere generalmente completata in 45 minuti; solo in alcuni casi, per fattori legati al motivo per cui si esegue l’esame o alle caratteristiche del paziente, la durata complessiva può superare (di poco) i 60 minuti.

Nella stragrande maggioranza dei casi non bisogna osservare nessuna prescrizione dopo l’esecuzione di una RM cardiaca e si può tornare alle proprie attività quotidiane e a seguire, da subito, la propria dieta abituale; qualora fossero stati prescritti sedativi per controllare un leggero stato ansioso, per alcune ore il paziente non potrà porsi alla guida di un veicolo e si raccomanda la presenza di un accompagnatore

Sì; la risonanza magnetica è considerata tra le metodiche diagnostiche più sicure tra quelle impiegate in medicina e non sussistono controindicazioni alla sua esecuzione in bambini o adolescenti; nei bambini più piccoli ed in quelli non in grado di collaborare nel mantenere una posizione immobile nel corso dell’esame potrà essere necessario ricorrere a farmaci sedativi e questo sarà verificato ed, eventualmente, concordato con gli operatori al momento della prenotazione; la presenza di uno dei genitori all’interno della sala del magnete in molti casi è sufficiente a tranquillizzare il bambino, consentendo di eseguire l’esame in maniera adeguata.  

In alcuni pazienti con cardiopatia ischemica nota o sospetta, il cardiologo può ritenere di prescrivere l’esecuzione di questo specifico tipo di esame di RM cardiaca; l’esame da stress, nel caso della RM cardiaca prevede la somministrazione in una vena del braccio di un farmaco (in genere un “vasodilatatore”) allo scopo di verificare se ci sono i segni di una possibile ostruzione delle arterie coronarie; durante i pochi minuti di somministrazione del farmaco il paziente può lamentare disturbi quali difficoltà respiratoria, dolore toracico e cefalea, che regrediscono prontamente e completamente all’interruzione del test. 

La possibilità di osservare effetti dannosi sul feto legati all’esecuzione di esami RM in donne in gravidanza è stata poco studiata. Per motivi prettamente precauzionali, l’esecuzione di esami RM nel corso del primo trimestre di gravidanza è in genere sconsigliata. Per la valutazione di problematiche ostetriche o di possibili anomalie fetali, c’è la possibilità di prescrivere esami RM nelle fasi più avanzate della gravidanza, mentre l’impiego di mezzo di contrasto resta sconsigliato nel corso di tutta la gravidanza. Per la possibilità che piccolissime quantità di mezzo di contrasto possano passare nel latte materno, viene raccomanda la sospensione dell’allattamento al seno nelle 24-48 ore successive alla somministrazione di una dose di contrasto. 

L’esecuzione di un esame di RM cardiaca presuppone il posizionamento del paziente all’interno dello scanner, costituito da un grosso tubo aperto alle due estremità; le apparecchiature moderne hanno un ampio diametro interno (generalmente di 60-70 cm), con un lettino in grado di reggere pesi notevoli (fino a circa 220 kg) e questo consente di gestire agevolmente anche esami condotti in soggetti con sovrappeso marcato; in caso di obesità severa o massa corporea con distribuzione particolarmente sbilanciata l’ingombro eccessivo può rendere impossibile o poco confortevole l’esecuzione di un esame di RM cardiaca e si raccomanda una preliminare verifica di fattibilità con gli operatori del Laboratorio.